Il volo Aloha Airlines 243 fu un volo di linea della Aloha Airlines tra le città di Hilo e Honolulu nelle Hawaii, Stati Uniti d’America.
Il 28 aprile 1988, il Boeing 737-200 che operava il volo subì ingenti danni in seguito ad una decompressione esplosiva avvenuta mentre si trovava alla quota di 24.000 ft (7.300 m), scoperchiandosi per un quarto della sua lunghezza.
Nonostante ciò i piloti furono in grado di atterrare in sicurezza all’Aeroporto di Kahului di Maui. Unica vittima fu l’assistente di volo Clarabell Lansing, risucchiata fuori dal velivolo attraverso la enorme apertura creatasi nella fusoliera, ed il cui corpo non fu mai ritrovato; i feriti, alcuni gravi, furono 65.
Fortunatamente tutti i passeggeri erano seduti con le cinture allacciate, al momento dell’incidente. La seconda assistente di volo, in piedi alla fila 15, fu gettata per terra e lievemente ferita, ma riuscì comunque a strisciare carponi su e giù per il corridoio per assistere e calmare i passeggeri. La terza hostess, invece, stava alla fila 2 – più vicina alla breccia: colpita in testa dai detriti che schizzavano in ogni direzione, venne sbalzata via e crollò sul pavimento.
L’aereo proseguì la sua corsa senza un tetto, rollando paurosamente a destra e sinistra. Il capitano trovava sempre più difficile mantenere la stabilità del velivolo; nel frattempo, anche comunicare con la Torre di Controllo di Maui (l’aeroporto prescritto in caso di emergenza) risultava quasi impossibile per via del rumore assordante che impediva di sentire le risposte inviate via radio.
Aloha Airlines Flt 243