La Michail Lermontov è stata una nave da crociera sovietica della classe Ivan Franko naufragata nel 1986 a Marlborough Sounds, Nuova Zelanda. La nave naufragò per un errore di valutazione del comandante Don Jamison (che era anche pilota del porto di Picton), che la portò senza carte nautiche in un passaggio roccioso.
La nave fu la prima appartenente all'Unione Sovietica a fare servizio regolare tra l'Europa e gli Stati Uniti, fino alla rappresaglia decisa dagli Stati Uniti contro l'invasione sovietica dell'Afghanistan che bloccò gli accessi dei porti americani alle navi sovietiche.
RImessa in servizio come nave da crocier, in questa veste il 15 febbraio 1986 salpò a mezzanotte da Wellington per attraversare lo stretto di Cook e visitare il Queen Charlotte Sound, con 743 persone a bordo di cui 372 passeggeri ed il resto composto dall'equipaggio.
Invece di doppiare il faro posto su uno scoglio poco oltre Capo Jackson, la nave venne diretta nel passaggio tra lo scoglio col faro e il promontorio, ed alle 17:37 venne udito un forte rumore da impatto. La nave iniziò a sbandare a causa del fatto che i punti di giunzione delle lamiere saltarono per l'impatto, causando l'allagamento dei doppi fondi e scavalcando anche le porte stagne situate all'altezza delle centine 154 e 138, allagando tre compartimenti stagni.
Si reigstrò solamente la morte di un solo membro dell'equipaggio nell'affondamento.
La nave giace sotto 37 metri d'acqua, ed è popolare come sito di immersioni. Queste non sono scevre comunque da pericoli, dato che negli anni tre subacquei hanno perso la vita in diversi momenti.