Quella mattina del 13 febbraio 1984 la cabina numero 48 dell'ovovia del Crest a Champoluc, si sganciò dalla fune portante appena lasciata la stazione di partenza, scivolando indietro.
Era una situazione che si era già presentata altre volte e non provocò che un po' di apprensione.
L’impianto fu purtroppo riavviato troppo presto e lo strappo dei cavi fece balzare in alto le funi in modo violento.
La cabina numero 12 scivolò per qualche metro e andò a schiantarsi sulla lunga campata verso il primo pilone.
Precipitarono per un’altezza di 20 metri tre cabine: morirono in dieci sul colpo. L’undicesima vittima, una ragazza di 20 anni, morirà qualche giorno dopo, durante il ricovero all’ospedale di Novara.
Solo nn bambino di 9 anni si salvò: rimase in coma per due settimane. Fu l’unico superstite.