Michele Greco è stato un mafioso italiano, legato a Cosa nostra.
Era soprannominato Il papa (in siciliano "u' Papa") per la sua abilità a mediare tra le varie famiglie mafiose.
Nel mese di dicembre del 1985 gli uomini del 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti Tuscania portarono a compimento una vasta operazione antimafia nell’hinterland della provincia di Palermo (nei Comuni di Cinisi, Carini, Terrasini, Alcamo e Partinico).
L’arresto più importante ebbe luogo a Partinico, dove i Carabinieri bloccarono Antonino Geraci, latitante di 68 anni, considerato uno dei capi della cupola mafiosa. Il bilancio dell’operazione fu di 12 persone arrestate, 15 denunciate a piede libero, 1.400 identificate. Vennero effettuate 719 perquisizioni domiciliari e furono controllate 940 autovetture.
A metà febbraio del 1986 i Carabinieri ottennero, nella lotta alla mafia, un risultato ancor più clamoroso con l’arresto di Michele Greco (detto ’U Papa e il Capo dei capi).
Greco era il presidente della “commissione” di Cosa Nostra. Fu assicurato alla giustizia mentre si era rifugiato in un casolare nelle campagne di Caccamo, a 50 chilometri da Palermo. L’operazione che condusse i militi ad arrestare il pericolosissimo latitante fu il frutto di una lotta capillare contro la criminalità organizzata siciliana; lotta che, nei mesi precedenti, aveva prodotto molti altri successi importanti.
Augurio di MIchele Greco alla Corte