Ciriaco De Mita è stato un politico italiano, figlio di un sarto e di una casalinga, nato nel 1928 e cresciuto a Nusco in provincia di Avellino, ha cominciato a fare politica giovanissimo all’interno della Democrazia Cristiana.
A 28 anni ne divenne consigliere nazionale e a 35 fu eletto deputato. Continuò a esserlo senza interruzione fino al 2008, cioè dalla quarta fino alla quindicesima legislatura.
Nel maggio 1982 De Mita divenne segretario della Democrazia Cristiana. Dopo le elezioni del 1983 suggerì al governo del repubblicano Giovanni Spadolini di nominare il suo consigliere economico, il professore bolognese Romano Prodi, presidente dell’Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI), che allora era il più grande ente pubblico e in quel momento si trovava in forti difficoltà economiche.
Due anni dopo, nel 1984, incaricò Sergio Mattarella di occuparsi della DC in Sicilia per individuare tutti i membri del partito che avevano rapporti con la mafia. De Mita fu poi confermato nel ruolo di segretario fino all’ultimo congresso nazionale, quello del 1989.
Nell’aprile 1988 divenne presidente del Consiglio e fu il secondo segretario della DC a essere contemporaneamente primo ministro (il primo era stato Amintore Fanfani).
Furono gli anni di maggior successo politico per De Mita: per un certo periodo fu persino considerato l’uomo più potente d’Italia per via delle sue due importanti cariche, capo del partito più votato e capo del governo.
Quel periodo durò molto poco. Il suo governo era instabile, sostenuto e formato da cinque partiti differenti (il cosiddetto “pentapartito”): democristiani, socialisti, repubblicani, socialdemocratici e liberali e cadde presto.
Nel febbraio del 1989, il partito gli chiese di abbandonare la carica di segretario, che fu assunta dal suo rivale Arnaldo Forlani.
President Reagan's Meetings with Prime Minister Ciriaco De Mita of Italy on June 14, 1988