Trasparente, colorata, viscida e gommosa era la manina appiccicosa ed è stata, fra i gadget degli anni 80, uno dei giocattoli tascabili accolti con più entusiasmo dai bambini dell’epoca (e con maggiore disprezzo da parte dei genitori perché macchiavano i muri e tutte le superfici che toccavano).
La manina appiccicosa apparteneva alla categoria delle sorpresine-regalo presenti nelle patatine in busta, ed era spesso contenuta nei pacchetti di marche poco note se non del tutto sconosciute.
Si trattava di una piccola mano di gomma collegata a un laccio dello stesso materiale che permetteva di impugnarla e lanciarla per farla aderire su qualsiasi superficie liscia.
Ma, come tutte le cose belle, anche la manina non aveva una durata eterna: poco dopo l’apertura della confezione e il suo lancio contro mobili e pareti, per la gioia di mamme e insegnanti, la manina cominciava a impolverarsi smettendo di attaccare come appena tolta dal nilon. Unica soluzione era, a quel punto, come suggerito dal foglietto illustrativo in allegato, il tentativo di lavaggio con acqua e sapone. Ma nemmeno questo rimedio casalingo bastava a riportare la schifida mano acchiappatutto al suo stato originale.