Negli anni ’80, soprattutto tra i teenager, c'era una sorta di mania scrivere e scarabocchiare muri, porte, banchi di scuola, zaini, diari, cartelline, quadernoni, jeans, scarpe da ginnastica, caschi e quant’altro!
Il mercato comprese da subito questa “urgenza” adolescenziale e rispose con una linea di pennarelli estremamente colorati e versatili adatti un po’ per tutte le superfici, i pennarelli UniPosca.
Gli UniPosca infatti avevano una serie di caratteristiche perfette per questo genere di utilizzo, erano in vernice acrilica, erano atossici (o quasi) e avevano un tratto grosso.
Complici anche riuscite campagne pubblicitarie che chiudevano con il payoff “UniPosca punto e basta… by OSAMA!” questi pennarelli riuscirono in breve tempo ad imporsi come un vero e proprio must per un’intera generazione.