Più era un arivista edita dalla casa editrice Domus (quella di Quattroruote) che puntò a lanciare un format nel fiorente mercato delle riviste per ragazzi. Era una settimanale a colori che dopo la partenza nel 1982 visse il suo splendore dal 1985 al 1987 per poi chiudere nel 1988.
Per lo più erano contenuti fumetti per maschi, e , forse proprio per il suo legame con Quattrruote, sepsso erano legati al mondo dei motori: i fumetti con il leone “Turbo”, le avventure di due meccanici (“Tappo e Balestra”) o di un camion (“Magicamion”). Fumetti in cui comparivano spesso e volentieri prodotti “sponsorizzati” dai fumetti stessi.
Erano presenti anche articoli dedicati ai cartoni più in voga e alcune volte anche dei poster.
Ma il punto di forza di Più, fin dall’inizio, sono stati i gadget allegati in ogni numero: erano i giochi più gettonati e voluti dai bambini come gli astucci, il serpentello snodabile, il cubo magico , i puzzle , lo shangai , gli occhialini, lo stampaghiaccioli, le carte da gioco,e molti altri.